giovedì 5 giugno 2008

Corpi nella notte

In principio fu distanza
solo più tardi il cuore scorse
quello che occhi distratti
rifiutavano di vedere

poi improvvisa arrivò la notte ed assaporai il suo profumo
mentre il tempo sospendeva la sua folle corsa
e avvolto da qualche grammo di tiepido calore
m'addormentai

Ascoltando Coltrane

Dolci vibrazioni penetrano la mia carne in una danza estatica
prima Dio
poi parodia del mostro
esercito a rappresentare un uomo comune

nell'ombra, affilo lunghe lame
in un angolo Coltrane esplode tutta la sua rabbia
signori...
sipario !!!

La Divina

Un semplice sguardo
il cuore sussulta sembra fermarsi
i miei occhi rapiti dalle tue labbra
si perdono lungo la sagoma del tuo esile corpo
scivolando tra i capelli
fin nelle profondità dei tuoi occhi

il desiderio di sfiorarti ora cresce
ma il tuo respiro è ormai distante
irraggiungibile
se almeno anche per un solo momento
il mondo avesse potuto ruotare al contrario
questo giorno sarebbe divenuto eterno

le mura di cartapesta

Chiuso in una stanza
tra fiumi di pensieri che scivolano veloci
il mondo fuori chiassoso e nervoso ostenta insegne luminose

oggi tutto è placido dentro le mura di cartapesta
e il tempo scorre inspiegabilmente
lasciandosi alle spalle gioie ormai distanti

Rabbia

Guarda questi occhi
colmi di rabbia Dio
riflettono una vita
che veloce scivola via
tra le dita

e risposte che tardano ad arrivare

se almeno tu cambiassi
la direzione della brezza
in mio favore Eolo
allora si,
potrei sfiorare L’immensità

Lavori forzati

L' indifferenza si consuma dentro edifici d’acciao e cemento
dove noia e solitudine paiono esser sovrane

osservo la mia immagine
riflessa su vetri dipinti da grasso e vapore
appare distorta
distante

Intorno a me uomini-formica rendono grazie
prostituendo libertà

Rimbaud invitami sull'ebbro battello
slega gli ormeggi
voglio saziare la mia sete
forse essa placherà la follia

Sguardo fugace

Per un attimo i suoi profondi occhi
si scontrarono con i miei

l'avrei amata
potrei giurarlo !

ma uno sguardo fugace
e tutto ciò che d'indelebile rimase